L’INTELLETTO È LA NOSTRA RISORSA

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Approfondimento Stoico è a cura dello scrittore ed antifilosofo Michele Putrino e Beatrice Silenzi, direttore responsabile.

Protagonista dell’appuntamento è l’imperatore romano Marco Aurelio (121 e morto nel 180 d.C) uno dei massimi stoici dell’anchità, adottato nel 138 dal futuro suocero e zio acquisito Antonino Pio, ne divenne erede al trono imperiale. 
Fino al 169 mantenne la coreggenza dell’impero assieme a Lucio Vero, suo fratello adottivo nonché suo genero (anch’egli adottato da Antonino Pio).

Dal 177, morto Lucio Vero, associò al trono suo figlio Commodo ed è considerato dalla storiografia tradizionale come un sovrano illuminato, il quinto dei cosiddetti “buoni imperatori”, sebbene il suo regno venne funestato da conflitti, carestie e pestilenze.

In questo appuntamento, l’aforisma è stratto da “Colloqui con sé stesso” (Τὰ εἰς ἑαυτόν in greco), una raccolta di pensieri intimi, in cui trovano spazio minuzie della vita quotidiana e illuminanti esercizi spirituali di tradizione stoica.
Un “libro della grammatica interiore”, in cui il sovrano con mossa di sorprendente modernità si mette a nudo. 

Qual è il ruolo dell’uomo e come può riuscire a portare avanti i suoi doveri in questa vita, se non contando principalmente sul suo intelletto?