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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Politicamente è a cura dello scrittore e storico Paolo Borgognone che commenta con Beatrice Silenzi fatti di attualità, politica e geopolitica.

La tematica sulla disinformazione online è particolarmente significativa e tiene banco in politica. Secondo il sito ufficiale dell’Unione Europea, la disinformazione danneggia la nostra società, minando la fiducia nelle istituzioni e nei media, ostacolando la capacità dei cittadini di prendere decisioni informate e la libertà di espressione.

Durante l’emergenza pandemica, secondo l’UE, informazioni sanitarie false o fuorvianti, o pericolose indicazioni e teorie complottiste hanno messo a repentaglio la salute pubblica. Oggi questa cosa, secondo Bruxelles, avviene a favore del Cremlino, con una propaganda di guerra che accompagna l’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina.

Oggi l’Unione europea e gli Stati membri stanno intensificando gli interventi per contrastare gli sforzi di coloro che diffondono disinformazione al fine di destabilizzare società e democrazie, cercando di sfruttare emergenze e mettondo a rischio la vita dei cittadini.

Secondo un sondaggio realizzato dall’UE, l’83 per cento delle persone ritiene che la disinformazione costituisca una minaccia la democrazia, il 63 per cento dei giovani europei incontra notizie false più di una volta alla settimana, mentre il 51 per cento degli europei ritiene di essere stato esposto alla disinformazione online. 

Paolo Borgognone analizza la situazione dal punto di vista politico.

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