SI FA PRESTO A DIRE COMPLOTTISMO

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.

In una società costruita apparentemente intorno al mito della libertà di pensiero e di espressione, non è semplice imporre un altro punto di vista, quello del Sistema, facendo allo stesso tempo finta di difendere il pluralismo delle idee.

Per questo, L’Elite ha adottato un insieme di ingredienti sapientemente miscelati: l’atteggiamento arrogante dell’uomo si scienza, la presunzione del professionista mainstream – che crede di essere depositario della verità – e la solerzia del leone da tastiera volta a perseguitare chiunque non la pensi come lui.

Tutti hanno come obiettivo quello di livellare e omologare l’informazione, celare alcune verità, tenendole lontane dagli occhi indiscreti delle masse, criminalizzare e patologizzare il dissenso.

Le etichette di complottista, no vax, terrapiattista, putiniano, denigratorie, sono come incantesimi fatti da “maghi neri” della comunicazione al fine di blindare e legittimare la versione partorita dal Potere.

Per i paladini del pensiero unico, d’altra parte, tutto è fake news, disinformazione, cospirazionismo, paranoia.
A che punto siamo arrivati?