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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.
L’Intelligenza Artificiale arriva nelle scuole ed è plauso generalizzato.
Si dice, senza mezzi termini, che si potranno originare modalità di apprendimento potenziate, le quali contribuiranno ad individuare e definire quelli che sono i punti di forza e di debolezza di ciascun alunno.
Insomma l’AI conduce ad una scuola davvero personalizzata e pianificata, che si trova a fare i conti con le crescenti richieste dal mondo imprenditoriale perciò, viene detto, i nostri istituti devono dotare gli studenti della capacità di azione, delle giuste e adeguate competenze per modellare la vita e contribuire al miglioramento di quella degli altri.
Gli studenti devono, obbligatoriamente, essere educati a vivere consapevolmente l’uso dell’AI per permettere loro di sfruttarla al meglio e a proprio vantaggio.
Gli alunni debbono fare scelte informate e stabilire, consapevolmente, se continuare a adoperare l’AI.
Essi devono essere formati a un uso consapevole e responsabile, progetti che sulla carta sembrano perfetti, ma presentano anche diverse criticità.
Vediamo quali…
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