INTELLIGENZA ARTIFICIALE. UN FUTURO NUCLEARE.

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica della domenica mattina a cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – con Enrica Perucchietti si chiama L’Altra Domenica.

Si torna a parlare di AI, intelligenza artificiale, che rischia di diventare un’entità capace di cancellare i valori umani come li conosciamo oggi.
Coloro che si muovono per sviluppare la tecnologia ne propongono solo i vantaggi: l’AI viene venduta come “meraviglia tecnologica che permetterà di portare a termine in pochi minuti compiti che richiederebbero agli umani intere giornate di lavoro”.

Tuttavia, l’AI finirà per diventare sempre più l’interfaccia quotidiano della nostra vita (gratis, al momento, ma in futuro chissà…?). Servirà per insegnare filosofia, per le diagnosi ai malati, per comminare pene al posto dei giudici togati, per istruire la gente su cosa si può dire e pensare, grazie ai nuovo debunker-bot.

Il boom dei consumi di energia per attivare l’intelligenza artificiale sta arrivando e dopo Amazon anche Google corre ai ripari facendo ricorso al nucleare.
Il gruppo Alphabet che controlla il motore di ricerca ha infatti dichiarato di aver firmato il primo accordo aziendale al mondo per acquistare energia da piccoli reattori modulari, mentre la società tecnologica cerca di soddisfare la domanda di elettricità da parte dell’intelligenza artificiale.