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Su Fabbrica della Comunicazione, Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – si occupa della rubrica, “Comunicazione e Dipendenze”, in collaborazione con Studi & Salute Bolgan.
Ospite di questo appuntamento è la dott. Cristina Ombra, psicoterapeuta.
L’Ikigai è un concetto giapponese che si può tradurre approssimativamente come “ragione di vivere” ed è una filosofia che – trasportata in Occidente – combina passione, missione, vocazione e professione, aiutando le persone a trovare un equilibrio tra quattro aspetti: ciò che amano fare, ciò in cui sono brave, ciò di cui il mondo ha bisogno e ciò per cui possono essere retribuite.
I quattro elementi perciò sono stati approntati così: nella passione, ci sono le attività che ci rendono felici; nella vocazione i nostri talenti naturali.
Nella missione si esplica il modo in cui possiamo contribuire al benessere degli altri, mentre nella professione, le attività che ci permettono di sostenerci economicamente.
L’intersezione di questi quattro elementi rappresenta, per gli Occidentali, l’Ikigai, ovvero il punto in cui esiste un senso profondo nella vita quotidiana che non è necessariamente legato al lavoro, ma può riguardare qualsiasi aspetto della vita: hobby, relazioni o impegni sociali.
Dal momento che l’Ikigai, però ha radici nella cultura giapponese, in particolare nell’isola di Okinawa (nota per la longevità dei suoi abitanti) non si può non andare a fondo di questa filosofia, approfondendone ulteriori aspetti che, nella cultura occidentale, non vengono delineati o di cui non si fa menzione.
Perché l’Ikigai è molto più di questo.
Scopriamo cosa grazie alla dott. Cristina Ombra, che ha sperimentato nei suoi lunghi viaggi di lavoro in Giappone, tecniche ed esperienze volte a cercare un equilibrio tra i desideri personali e il contributo che ciascuno di noi può offrire al mondo.
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