La Cultura della Cancellazione rappresenta una forma di ostracismo con cui si cerca di sabotare un personaggio o un prodotto culturale, perché politicamente scorretto o perché rimanda ad una cultura che si vorrebbe eliminare.
“Un atteggiamento di colpevolizzazione, di solito espresso tramite i social media, nei confronti di personaggi pubblici o aziende che avrebbero detto o fatto qualche cosa di offensivo o politicamente scorretto e ai quali vengono pertanto tolti sostegno e gradimento.
È la minaccia fantasma che oggi assilla le celebrità con maggior seguito sui social media.
La woke culture è legata alla call-out culture – quel denunciare e giudicare di cui parla Obama – e anche alla cancel culture, il boicottaggio dei personaggi pubblici che commettono errori”. (Viviana Mazza, Corriere della sera).
“La cosa più ridicola della cancel culture, o chiamatela come diavolo vi pare, è la sua pretesa originalità.
È dalla storia dei tempi che delle avanguardie, che si autodefiniscono tali, pretendono di avere la verità in tasca. C’e chi lo fa manifestando la violenza delle proprie intenzioni, e chi finge dietro ad un sorriso di volerti convincere e accettare solo a patto che tu condivida il suo punto di vista. La seconda razza è la peggiore. Perchè più insidiosa.
I padri fondatori americani conoscevano il subdolo rischio, che guarda caso, nasce sempre sulle coste del continente nuovo e si tutelarono con il primo emendamento e la difesa ad oltranza del free speech.
Che non vuol dire soltando libertà di parola, ma innanzitutto libertà di pensiero e di sua espressione. Sono libero di affermare che la famiglia tradizionale sia quella naturale, sono libero di affermare anche l’esatto contrario”. (Nicola Porro, Giornale.it)
E’ una sorta di damnatio memoriae nei confronti di coloro che non sono graditi da certa parte del Sistema.
Enrica Perucchietti – Scrittrice – che si è occupata di questo fenomeno nel suo libro “Fake news”, ritorna sull’argomento nell’intervista realizzata da Beatrice Silenzi – Giornalista – parlando dei casi e dei personaggi che sono stati oggetto di rimozione.
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