VIDEO E PODCAST IN FONDO ALL’ARTICOLO.
Scrive Beatrice Silenzi sul suo sito a proposito di questo appuntamento in Tv
“A seguito del mio impegno professionale nella comunicazione, dopo aver presentato la Manifestazione No Green Pass del 25 Settembre, a Roma in Piazza San Giovanni, di fronte ad oltre centomila persone, e successivamente all’uscita del libro “Il pensiero degli Altri. Come sono passata dal maintream alla libera informazione” sono stata invitata come ospite al programma di Giovanni Floris, DiMartedì, su La7.
Ovviamente contenta che mi venisse riconosciuto un ruolo in ambito nazionale, ero forte delle mie argomentazioni sul tema del Green Pass.
L’intervento è stato piuttosto breve, di appena venti minuti, che sono letteralmente volati!
In tanti, nei giorni successivi, mi hanno chiesto cosa mi avesse spinto a partecipare.
Come ho avuto modo di sottolineare, nelle molte interviste rilasciate in seguito a quell’intervento, è stato per puro idealismo!
Chi mi conosce sa che, deontologicamente e professionalmente, sono una persona che non teme il confronto.
Non ho paura di combattere per le cose in cui credo, né di ribadire il mio pensiero.
In quella sede, tuttavia, ero circondata.
Entrando sul palco e prendendo posto, ho scambiato uno sguardo fugace con qualcuno del pubblico che, munito di mascherina, mi guardava in modo sospettoso, mentre gli altri ospiti sembravano quasi un plotone di esecuzione schierato contro di me.
Il parterre era composto di personaggi di rilevanza nazionale.
Un otto contro uno, nemmeno troppo mascherato, in verità, se si somma agli ospiti, uno schierato conduttore ed un pubblico piuttosto critico!
In questi ultimi anni, la peculiarità dei talk televisivi è sempre stata quella dello scontro urlato, della rissa verbale, della possibilità di prevaricare gli altri, coprendoli di insulti ed illazioni.
Questa cosa, nell’era dell’emergenza sanitaria, si è decuplicata.
Il caso di “DiMartedì”, tuttavia è stato piuttosto singolare.
A differenza degli altri, in uno studio disposto proprio come un’arena, guardandomi intorno, scoprivo nei volti degli altri intervistati, gelidi sorrisi di circostanza, associati a sguardi severi.
Gli interventi – brevissimi come da prassi, trenta secondi, o anche meno, se l’argomento era spinoso, o particolarmente scomodo – erano funzionali solo a far prevalere sempre e solo una tesi rispetto all’altra, consegnando alla platea ed al pubblico televisivo, un’informazione manipolata, distorta, faziosa.
Dulcis in fundo (ed in verità nemmeno così tanto “dolce”!), il conduttore, Giovanni Floris, in pochi istanti, si è reso protagonista di un fatto tanto eclatante, quanto discutibile.
Chiamandomi in causa, mi ha chiesto, impropriamente, “La forza di gravità è mainstream?” e, nel farlo, ha lasciato cadere a terra il mio libro.
Dopo questo gesto, che ho trovato di una gravità inaudita, avrei potuto prendere due strade: quella della disputa o quella della pacatezza.
In una frazione di secondo, ho optato per la seconda opzione che si è rivelata assolutamente vincente!
In primo luogo, perché agli occhi del pubblico a casa, il presentatore è sembrato aggressivo, attirandosi molte critiche negative, anche dagli utenti del web, che hanno rimarcato la sua indelicatezza.
Secondariamente, perché questo gesto è stato intercettato da tutti i suoi competitor di altre trasmissioni, stupiti dal siparietto e dalla mia reazione, così incredibilmente composta.
Questa è stata la chiave che mi ha aperto le porte di tutti i programmi televisivi di analogo target e contenuto.
Dopo la partecipazione al programma di Foris, nell’arco di qualche giorno, sono stata invitata a partecipare a tantissime trasmissioni, ma ho sempre declinato.
Il mio scopo infatti non è mai stato quello di fare il burattino in Tv, o di intervenire in ogni nuova arena televisiva e contribuire a portare liti ed audience.
Sono andata soltanto dove ho potuto chiarire le mie posizioni.
Per approfondire il tema sulla struttura ed il linguaggio dei mezzi di comunicazione di massa, la maipolazione che viene perpetrata e la propaganda ideologicizzata, si consiglia la lettura di “Fabbrica della Comunicazione. Il linguaggio dei Media”
IL PARTERRE
Pierpaolo Sileri ex politico e chirurgo italiano, ex sottosegretario di Stato al Ministero della salute nel governo Draghi. Viceministro della salute nel governo Conte II, occupandosi delle misure di contrasto al COVID-19.
Bruno Tabacci sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alla programmazione e coordinamento economico dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi.
Barbara Gallavotti biologa, divulgatrice scientifica, autrice e conduttrice televisiva italiana.
Alessandro Sallusti giornalista e opinionista italiano, autore, nel 2021 con all’ex magistrato Luca Palamara il libro Il sistema, su alcuni scandali avvenuti all’interno della magistratura.
Marco Damilano giornalista, saggista, conduttore televisivo e opinionista italiano, direttore de l’Espresso fino a marzo 2022.
Monsignor Vincenzo Paglia arcivescovo cattolico italiano, dal 15 agosto 2016 presidente della Pontificia accademia per la vita e gran cancelliere del Pontificio istituto Giovanni Paolo II. Consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio.
(Novembre 2021)
Link ai video successivi:
Controcorrente su Rete4 con Veronica Gentili
Fuori dal Coro su Rete4 con Mario Giordano.
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