A livello ufficiale ne viene negata l’esistenza, eppure è possibile scorgerne le tracce dietro lo scoppio di grandi conflitti, di omicidi politici rimasti irrisolti e di ogni altro avvenimento contemporaneo di maggiore rilevanza.
Parliamo del Deep State, o “Stato profondo”, un’entità ibrida tra pubblico e privato che guida il processo di globalizzazione e che affonda le sue radici in un lontano passato.
Nato dagli indissolubili intrecci tra gli uomini delle istituzioni, della finanza e dell’industria, questo “Stato nello Stato” è riuscito a ridisegnare la società “a misura di banchiere”.
Le multinazionali, le agenzie di rating, i mercati finanziari, le banche centrali e le banche d’affari ne costituiscono il regno. Marco Pizzuti – Scrittore – ne parla con Beatrice Silenzi – Giornalista
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