Francesco Cappello – docente e scrittore – intervistato da Beatrice Silenzi – Giornalista – parla della guerra alla Russia che però colpisce in maniera pesante i Paesi europei.
Guerra, sanzioni e sabotaggi sempre più apertamente hanno lo scopo di aumentare la dipendenza europea da Washington e inoltre di boicottare le relazioni russo-europee rendendo al contempo più difficili quelle con la Cina.
Il sabotaggio dei gasdotti è stato un atto di guerra contro i paesi europei: mettono a soqquadro il mondo intero per cercare di riguadagnare terreno e ristabilire l’egemonia perduta usando qualsiasi mezzo.
Gli USA stanno togliendo all’Europa occidentale ogni possibilità di rifornirsi di gas dai suoi canali tradizionali, ma anche l’economia statunitense è in profonda crisi.
OPEC +, Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, ha deciso di diminuire la sua produzione di 2 milioni di barili al giorno. Di conseguenza, l’abbassamento dell’offerta ha la conseguenza di un prevedibile rialzo dei prezzi.
Una guerra economica che provoca prima di tutto una riduzione della produzione e quindi sempre più spesso chiusure e fallimenti.
Molte aziende, quando sono in condizione di farlo, migrano (spesso verso gli USA). Milioni i posti di lavoro sono a rischio: la deindustrializzazione rapida di Germania ed Italia – le due locomotive della manifattura europea – trascineranno nel vortice della depressione gli altri paesi europei che stanno affogando insieme senza riuscire a divincolarsi l’uno dall’altro mentre sprofondano.
Il processo inflattivo che colpisce di conseguenza l’economia reale è della peggiore specie.
L’inflazione viene perciò dal lato dell’offerta e non della domanda. La BCE però aumenta il costo del denaro trattandola come fosse un’inflazione determinata da eccesso di domanda nel contempo minacciando la fine del Quantitative Easing (PEPP) e la ripresa delle politiche di austerity.
Anche queste sono azioni di guerra economica contro l paesi dell’Unione ed i suoi abitanti.
Gli scenari che si sono aperti sono di recessione tendente alla depressione con inflazione crescente, tendente a superinflazione.
Immettere denaro, peraltro a debito, nell’economia non fa che peggiorare le cose.
Ma altre trappole sono in agguato. I cedimenti del sistema bancario ed il commissariamento del paese usando strumenti già predisposti come il MES e simili sono sempre più all’ordine del giorno.
Sul versante finanziario le borse hanno perso intorno al 20%.
Il video pubblicato è di proprietà di (o concesso da terzi in uso a) FABBRICA DELLA COMUNICAZIONE.
E’ vietato scaricare, modificare e ridistribuire il video se non PREVIA autorizzazione scritta e richiesta a info@fcom.it.