Su Fabbrica della Comunicazione il blogger Enrico Pietra intervista Paola Giovetti, giornalista e scrittrice, si parla della psicofonia e della psicovisione.
Il tema della transcomunicazione strumentale, ovvero della possibilità per i viventi di mettersi in contatto con l’Aldilà attraverso strumenti elettronici come registratori, radio, schermi televisivi.
Si tratta quindi di psicofonia per quanto riguarda i messaggi audio ricevuti, spesso in maniera del tutto casuale e inizialmente non voluta e di psicovisione per le immagini, anche in questo caso palesatisi con modalità del tutto empiriche.
Ripercorriamo quindi le esperienze di ricercatori come Friedrich Jurgenson, Marcello Bacci e Klaus Schreiber che, in maniera del tutto gratuita e sempre disinteressata, hanno fornito prove tangibili dell’esistenza di un mistero insondabile posto oltre questa dimensione di esistenza.
La realtà è che, da qualsiasi “Altrove” provengano, le “voci” esistono, si possono ricevere e registrare senza mezzi tecnici imponenti e senza eccessiva difficoltà.
La scoperta della loro esistenza fu casuale: l’iniziatore di questa nuova tecnica di ricerca nel campo del paranormale, fu un pittore e cineasta svedese, Friedrich Jürgenson.
Egli stava infatti realizzando la colonna sonora di un suo documentario sulla vita degli uccelli, in una foresta vicino a Mölnbo, nei pressi di Stoccolma, nel riascoltare le voci degli animali si accorse, con notevole stupore, di aver inciso anche delle voci sicuramente umane. (fonte Miti e Misteri).
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