Su Fabbrica della Comunicazione la giornalista Beatrice Silenzi intervista Enrica Perucchietti, giornalista e scrittrice.
Mangiare insetti sarà davvero il futuro dell’alimentazione sostenibile?
L’Unione Europea autorizza l’immissione sul mercato dell’Acheta domesticus, ossia il grillo in polvere.
Ma la decisione, come riportato in un comunicato della Coldiretti, non viene particolarmente apprezzata dal popolo italiano. Nel comunicato dell’associazione che rappresenta ed assiste l’agricoltura si legge come il “54% degli italiani sia proprio contrario a mangiare insetti, il 24% indifferente e solo il 16% favorevole”.
Inoltre Alberto Brivio, presidente di Coldiretti di Bergamo, sottolinea: “Così si rischia di stravolgere la dieta mediterranea e per sempre il nostro stile alimentare. In aggiunta, viene stravolto anche il sistema produttivo italiano, basato sulla qualità e su tradizioni millenarie. Infatti, una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale. Sia nei Paesi del terzo mondo che in quelli sviluppati, gli insetti come bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea”.
Il futuro dell’alimentazione sostenibile sarà questo? Non mancano influencer, come l’astronauta Cristoforetti che dice “Perchè non provate a mangiare insetti? Fanno bene a voi e al Pianeta”.
MANGIARE INSETTI E FARINA DI GRILLI
La polvere di grillo parzialmente sgrassata è stata approvata come alimento dalla Commissione Europea con il Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 del 3 gennaio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.
Questa norma arriva in risposta alle varie richieste presentate da imprese italiane, europee e internazionali che nutrono un forte interesse in questo tipo di business: si stima che nel 2054 le fonti proteiche alternative occuperanno il 33% del mercato, e la farina di grillo giocherà un ruolo fondamentale.
Le imprese che hanno finora presentato domanda di commercializzazione sono state l’olandese Fair Insects B.V. (dal 2014), la vietnamita Cricket One Co. Ltd, e l’italiana Italian Cricket Farm (con sede a Scalenghe, a Torino).
Il parere della Commissione, che ha richiesto analisi scientifiche e controlli che sono durati anni, è stato infine positivo: l’Autorità incaricata ha infatti “concluso che la polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) è sicura alle condizioni e ai livelli d’uso proposti.”
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