Cosa c’è da sapere sul 5G?
Partendo da quello che la tecnologia ci ha regalato, nel corso degli anni, si arriva oggi a questa ultima frontiera di cui Marco Pizzuti – Saggista – parla con Beatrice Silenzi – Giornalista, raccontando il libro “Dossier 5G” (edito da Mondadori).
Il 5G, secondo molti, presenta alcuni vantaggi per la nostra vita, tuttavia gli svantaggi restano molti e particolarmente importanti.
Dall’ambiente alla salute, il 5G potrebbe essere la reale involuzione del nostro Progresso.
La nuova connessione di telefonia mobile, 5G (in quanto giunta alla sua quinta generazione), correrà a velocità impensabili solo fino a qualche anno fa e soprattutto stabilirà una stretta relazione fra gli oggetti “smart” e l’intelligenza artificiale, facendoci compiere il salto evolutivo nella nuova era dell'”Internet delle cose”.
Saremo sicuramente più assistiti, ma anche più controllati. Saremo più profilati, ma anche più bombardati da raffinate strategie di marketing. Verremo catapultati in un ecosistema artificiale quasi totalmente interattivo e le nostre informazioni più intime saranno sempre e immediatamente note a tutti coloro che vi avranno accesso.
Il 5G in buona sostanza è la tecnologia che può garantire il controllo individuale e collettivo sull’intera popolazione, trasformandosi nella versione contemporanea del Grande Fratello di George Orwell.
La rivoluzione tecnologica porta con sé anche altri dilemmi che riguardano la nostra salute: da una parte il 5G permetterà, per esempio, di farci operare in remoto senza far spostare fisicamente il chirurgo; dall’altra molti scienziati denunciano la trasmissione delle onde del 5G come un grave pericolo per il nostro organismo e l’intero ecosistema.
E a questo proposito il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier ha persino avanzato il sospetto che l’epidemia di Coronavirus sia esplosa a Wuhan proprio perché si tratta della “smart city” 5G per eccellenza, con oltre 60 mila antenne a onde millimetriche già attive.
Le questioni di sicurezza e di carattere militare non mancano nell’analisi: come fa uno Stato ad assicurarsi che i big data generati dal 5G dei suoi cittadini non finiscano in mano a potenze straniere o, peggio ancora, a formazioni di stampo terroristico?
In questo libro inchiesta Marco Pizzuti fa il punto della situazione su ciò che sappiamo per certo riguardo alla rivoluzione tecnologica in arrivo, rivelandoci come un progresso promettente e “scintillante” possa nascondere anche degli aspetti inquietanti”.
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