ANNO NUOVO, VECCHIE COSE

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Il Punto di Vista è a cura del giornalista e scrittore Massimo – Max – Del Papa – che commenta con Beatrice Silenzi – i fatti del momento.

Anno nuovo, vita nuova? Tutto è di nuovo ricominciato in tv con la liturgia del Capodanno: festa di piazza che solleva perplessità su spettacolo e potere. La propaganda televisiva è spettacolare, la conferma, definitiva, angosciante, che la politica è finzione e che dietro le polemiche mediatiche si nasconde il potere autorigenerato.

Il Capodanno in Tv è trito e ritrito, cambia il conduttore, ma il resto è l’eterno ritorno dell’uguale con “L’anno che verrà”, di Lucio Dalla: stessi protagonisti, stessa aria di festa triste, di regime, sotto gli occhi di moltitudini imbacuccate, irrigidite dal gelo, ci sono cantanti riesumati dall’oblio, comici che non divertono e il presentatore che ogni tanto ripete: benvenuto venti-venticinque, nella logica di stampo americano.

Malgioglio sembra Wanna Marchi ma senza di lui che mondo sarebbe e alla mezzanotte Angelo dei Ricchi e Poveri impellicciati e imbalsamati, prorompe in “teste di caXXo, aprite sto microfono!!”, senza capere che evidentemente il microfono è già aperto!

È il momento più alto della Tv degli ultimi giorni, pronta a ritornare ai suoi teatrini.