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Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Il Punto di Vista è a cura del giornalista e scrittore Massimo Del Papa – che commenta con Beatrice Silenzi – i fatti del momento.

Che cosa rimane della Grande Truffa dei vaccini, ora scoperta?
Forse un duplice livello di consapevolezza: la conferma che le nostre democrazie sono fragilissime al punto che potremo ritrovarci nell’incubo totalitario e che siamo circondati da mostri potentissimi.
Ed in Italia quella consapevolezza è più miserabile perché nemmeno ci si interroga, o si prende atto, per sbugiardare le misure paranoidi del controllo di massa, come invece accade all’estero.

Un amaro incipit quello di Massimo Del Papa, nel consueto appuntamento settimanale.
Fallimento abissale delle politiche sanitarie, che non erano sanitarie, ma solo un affare di potere.
Tutti dentro e tutti d’accordo, al grido “ce n’è per tutti e chiuderli dentro, terrorizzarli non è mai stato così facile”, eccola la tragedia, perché nessun leader di partito, si è assunto la responsabilità di rappresentare una fetta di società liquidata come “novax” mentre era fatta anche di gente che ragionava, si poneva domande, aveva paura e con ottime ragioni, prosegue Del Papa.

Nessuno che si batta il petto, nessuno che dica “abbiamo sbagliato”: i vaccini non immunizzavano, imporli coi ricatti più ignobili e violenti è stato un abuso senza prospettive, senza scrupolo democratico, senza motivazioni scientifiche, un abuso eversivo e totalmente illegale.

L’informazione, tecnico-scientifica si è lasciata comprare, idem i Media, e ne è derivato l’odio sociale, la divisione fanatica tra caste e l’incapacità di comprendere i fondamenti della situazione.
Ed oggi l’americano democratico Fauci, animato dagli scienziati cinesi poi fatti sparire uno dopo l’altro, come al tempo dei faraoni, se la cava, così come i politici italiani.

Resta un Paese diviso, un popolo di odiatori seriali, di gente che ragiona poco ma prende posizione, pur non comprendendo tutte le ragioni, i limiti, i lati oscuri, le nefandezze di quella fazione. L’importante è stare dalla parte giusta, ma nessuna parte lo è completamente, perché di innocenti non ce n’è.

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