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Su Fabbrica della Comunicazione la rubrica Libero Pensiero è cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile, qui con Enzo Pennetta.
Il mondo occidentale è in un stato di sofferenza. Un’operazione che ha le radici anche in Darwin che elaborò la teoria dell’evoluzione per elezione naturale.
Un quotidiana lotta per la vita. E ciò che era avvenuto nell’Ottocento è stato riproposto dalla Thatcher, con il ‘there is no alternative’.
Un’ideologia che parte da lontano è quella che si lega a questa visione e si chiama Transumanesimo, un prodotto del pensiero moderno con motivazioni profonde e legami con il neo-liberismo, una visione antropologica, basata su un modello che nella realtà non esiste: l’homo oeconomicus.
Un essere umano votato a seguire il suo tornaconto, che compie solo scelte razionali, soggiogato come un animale, da poter meglio indirizzare (o manipolare).
L’idea dunque è quella di realizzare un “superuomo” (che con il valore della parola non ha nulla a che vedere), è invece una super-macchina, un uomo che trascende se stesso realizzando le sue potenzialità ma restando umano.
Transumanesimo non significa aumentare le capacità fisiche dell’individuo, ma di modificarne il corpo, perché ritenuto difettoso o incompleto.
Tra le caratteristiche difettose c’è – però – anche la capacità di pensare e di progettare, costruire relazioni sociali.
Sono deliranti e costosi programmi a promettere l’immortalità inserendo la coscienza in hard disk e molte altre follie che dai libri distopici passano alla realtà.
Ad oggi, l’impresa è palesemente impossibile ma il risultato è far credere il contrario, dice Pennetta e con il transumanesimo la riduzione dell’essere umano a pura materia viene compiuto.
Descriveva Chesterton: “Il signor Shaw non riesce a capire che ciò che è prezioso e degno d’amore ai nostri occhi è l’uomo, il vecchio bevitore di birra, creatore di fedi, combattivo, fallace, sensuale e rispettabile. E le cose fondate su questa creatura restano in perpetuo; le cose fondate sulla fantasia del Superuomo sono morte con le civiltà morenti che sole le hanno partorite”.
Questi i termini della questione. Come contrastarla?
Contrapponendo un’altra visione, ma non diametralmente opposta: ci sono degli esempi di buona tecnologia (aereo, telefono, automobile) che non ha senso cancellare, ma è più che mai opportuno cominciare a prendere coscienza della direzione che abbiamo intrapreso.
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