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Su Fabbrica della Comunicazione la rubrica Libero Pensiero è cura di Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile, qui con Ilaria Bifarini.
C’è chi lo considera un pallone gonfiato, delirante e chi lo considera un eroe pronto a ristabilire pace e ordine nel mondo. Su Donald Trump si può dire di tutto, in primis che è un personaggio di grande potere, illuminato, milionario, ma ricco anche di molte zone d’ombra.
Il suo mandato è partito da alcune ore e, nel suo discorso d’insediamento, ha già messo in evidenza alcune questioni da risolvere, sassolini che doveva togliersi dalle scarpe e anche qualche manovra più azzardata in opposizione con il precedente governo Biden.
L’inizio del suo secondo mandato è stato suggellato con due discorsi, davanti a migliaia di sostenitori, in cui ha indicato le priorità del suo programma e con la firma di ordini esecutivi che cancellano 78 provvedimenti dell’amministrazione Biden.
Via gli States dall’OMS e dagli accordi di Parigi sul clima, il Golfo del Messico diventa Golfo d’America, Cuba torna nella lista degli Stati con alto tasso di terrorismo.
Linea dura sull’immigrazione, mentre si adopererà per un dialogo con il presidente russo Putin perché la guerra in Ucraina deve finire.
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