Hai mai immaginato di fare un bagno senza usare l’acqua? La terapia del suono (o sound therapy) è una pratica olistica sempre più diffusa, che sfrutta il potere delle vibrazioni sonore per indurre rilassamento, armonia interiore e benessere psicofisico.
Protagoniste sono proprio le campane tibetane (singing bowls) che affondano le radici in antiche tradizioni asiatiche.
Le origini della terapia ci portano infatti in Oriente, tra le montagne dell’Himalaya: si narra che le prime campane tibetane siano state create più di tremila anni fa dalle popolazioni che abitavano tra Tibet, Mongolia, India settentrionale e Nepal. Questi strumenti, inizialmente realizzati in rame puro e poi in ottone, venivano utilizzati dagli sciamani durante i riti animistici, come mezzo per connettersi con il divino e per favorire la guarigione fisica e spirituale. L’uso era riservato ai monaci, custodi di una conoscenza sacra.
Quando poi la Cina invase il Tibet, le popolazioni locali furono costrette a fuggire e per sopravvivere, i monaci iniziarono a venderle, rendendole accessibili a tutti.
Questi strumenti vengono suonati tramite percussione o sfregamento con un batacchio di legno e generano un suono pieno, intenso, ricco di armoniche e vibrazioni che si propagano nell’aria.
Le frequenze prodotte sono in grado di far entrare in risonanza l’intero organismo umano, armonizzando corpo, mente e spirito e riequilibrando i piani psicofisici e bioenergetici in una sorta di massaggio sonoro cellulare, liberando tensioni muscolari e blocchi energetici.
Come sempre lo scetticismo dogmatico scientifico ha manifestato la assoluta necessità di studiare il fenomeno, analizzandone gli effetti sul cervello durante l’ascolto, evidenziando la presenza di onde alfa, tipiche di uno stato di rilassamento profondo, concentrazione, creatività e produttività, ma anche la riduzione della pressione sanguigna e del battito cardiaco.
Le sessioni durano un’ora e si svolgono in ambienti accoglienti e confortevoli, con luci soffuse e profumi rilassanti, distesi su un tappetino, con abiti comodi e lasciandosi guidare dalla voce di un terapeuta.
Non resta che provare.