Su Fabbrica della Comunicazione la giornalista Beatrice Silenzi intervista Michele Putrino, scrittore e fondatore della scuola stoica.
Si parla di Nietzsche. Il filosofo è particolare nel suo porsi contro tutto quello che ha rappresentato il pensiero occidentale da Platone in avanti.
Il mondo così come è stato prospettato da Platone in poi, infatti, è stato sempre distinto in due parti: bene e male, giusto e sbagliato e così via, sottolineando che il mondo in cui siamo, è stato creato solo in funzione di una realtà ultraterrena, che vivremo e che arriverà a confortarci dopo esser stati tra le miserie umane.
Lo stoicismo riproposto da Nietzsche si propone di distruggere secoli di pensiero e offre la possibilità di uscire dagli schemi Platonico-cristiani
Il concetto, radicato nella nostra cultura da più di duemila anni, deve essere rifuggito, cercando un nuovo paradigma, che consenta di uscire dagli ingranaggi del Sistema, riscoprendo la filosofia Stoica e trovando finalmente le risposte che tutti cercano.
Nietzsche quindi afferma che l’imperativo sia in realtà quello di ottenere l’opposto: piuttosto che la natura che dà significato e scopo allo stoico, lo stoico in realtà impone un significato e uno scopo alla natura. Per il filosofo, dunque, gli stoici commettono quello che viene chiamato come “errore patetico”.
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