di GIORGIO PANDINI
La passione dell’ex, eppur nuovo, Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump per il golf è a tutti nota.
Già nel suo precedente mandato lo abbiamo visto sul green con i suoi impeccabili completini bianchi (che mal valorizzano una non-invidiabile silhouette), con il cappellino rosso che ricorda Pinco Panco e Panco Pinco, i gemelli squinternati di Alice nel Paese delle Meraviglie nella versione di Walt Disney.
Del tutto surreale è lo spettacolo al quale si assiste in questi giorni di post elezione: con la vittoria a mani basse del tycoon, è iniziata la corsa all’acquisto di tutto il necessaire del “golfista provetto”, inclusa la celebre elegante visiera verde con la scritta Casinò Municipale di Saint Vincent per i meno abbienti!
La mente, inevitabilmente, torna ai film di Fantozzi in cui impiegati servili sottostavano alle passioni dei supremi capi dell’azienda: Cobram, Catellani e Balabam appassionati di ciclismo, biliardo e canottaggio, certi del loro potere, infliggevano, con gusto sadico, la partecipazione obbligatoria ad assurde gare ai loro dipendenti che cercavano di accattivarsi le loro simpatie utilizzando il più bieco leccaculismo.
Non sfugge la sempre maggior presenza del magnate tecnologico Elon Musk sui verdi prati di Mar-a-Lago di Palm Beach, in Florida, che, tra cene ed amichevoli partite con l’amico Donald, impone la sua ingombrante presenza, con buona pace dell’entourage del Presidente.
Dall’altra parte dell’Oceano Pacifico, invece, un altro leader lucida le mazze dopo anni di inattività per cercare di ingraziarsi il Tiger Woods della politica mondiale: il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha iniziato le sue lezioni di golf in vista di futuri incontri diplomatici da svolgersi in maniera informale tra una buca e l’altra.
E, date le numerose affinità elettive tra Donnie ed il nordcoreano “Nembo” Kim, probabilmente ci sarà posto anche per il povero Yoon, che, al momento, tenta disperatamente di guadagnare terreno ed entrare nelle grazie di Trump.
Come detto, Fantozzi docet.
