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Per la rubrica su Radio Linea Tv, con la giornalista e scrittrice Beatrice Silenzi, a cura di David Romano, si fa riferimento al libro “È Tossico: Viaggio nelle Dipendenze e nei Comportamenti Devianti”, per scoprire come si sviluppa il fenomeno della dipendenza e perché sia così dannosa.

In questo appuntamento su Radio Linea parliamo di peyote e mescalina perché – illegalmente – se ne fa uso nel nostro Paese, mentre i semi sono liberamente acquistabili sul web.

Il Peyote non crea alcuna dipendenza, né fisica, né psichica e non produce astinenza ma è pericolosa per i potenti effetti allucinogeni che durano da 6 a 9 ore dall’assunzione.
La Mescalina è stata identificata quale principio attivo del peyote.

Effetti immediati sono:

  • allucinazioni visive e uditive con alterate capacità percettive.
  • sinestesia (capacità dimescolare i sensi)
  • tremori, difficoltà di coordinazione, vertigini
  • non percezione di fame, sete, fatica, dolore e senso di pericolo

Intorno al 1550, il frate francescano Bernardino De Rivera descriveva nella sua “Historia” l’uso e gli effetti del peyote chiamato “carne di Dio” dagli indigeni del Messico.
“I piccoli funghi venivano mangiati con del miele e allorché la loro influenza aveva inizio, si cominciava a danzare. Alcuni cantavano, altri, ebbri, piangevano; alcuni, rimasti senza voce, si ritiravano nelle capanne come assorti; alcuni piangevano sentendosi morire, ad altri pareva di essere divorati da bestie feroci, altri ancora si immaginavano di catturare un nemico. Ad alcuni pareva di essere colti in adulterio e che sarebbero stati uccisi per questo, o di essere stati condannati a morte.
Passata l’ebbrezza parlavano l’un l’altro delle proprie allucinazioni”

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