POLEMICHE CANORE E LOGICHE DI POTERE

Su Fabbrica della Comunicazione, la rubrica Il Punto di Vista è a cura del giornalista e scrittore Massimo – Max – Del Papa che commenta con Beatrice Silenzi – i fatti del momento.

La parola giusta l’ha detta il vincitore di Sanremo 25, Olly. “Ciao pà, ciao mà, è assurdo quello che è successo ma è successo”. Uno scherzo del destino o un miracolo, afferma Del Papa. Uno che non è mai uscito fuori, che bisogna andarselo a cercare in Rete, lo prendono e gli fanno vincere il Festival di Sanremo dai 15 milioni a sera, la massima rassegna musicale dell’intrattenimento di regime.

Più nessuna gavetta e nessuna penetrazione nel pubblico, si fabbrica un cantante partendo dalla confezione, in laboratorio, come un vaccino o un dentifricio, e lo si impone a scatola chiusa, ma anche il podio di questo Sanremo è incomprensibile, poiché tutti i parametri sono sovvertiti, riscritti, padroneggiati dalla potentissima Marta Donà che ha vinto le ultime 5 edizioni e adesso dovrà darsi una calmata.

Corsi è gestito da Caterina Caselli, in declino ma ancora in grado di piazzare i suoi e il terzo fa da solo, si autoproduce da artigiano calabrese. I primi due votati dalle fasce giovani che armeggiano coi televoti e il terzo che ha un pubblico adulto e per niente incline a sfinirsi nella missione di farlo salire in classifica.

Da uomo del 900, Del Papa traccia connessioni in una realtà che appare eccessivamente inedita ad eccezione della reazione dei trombati: il pianto dirotto di Giorgia che non era di riconoscenza e men che meno di commozione, ma un pianto isterico di chi si sente defraudato “Dobbiamo arrivare a quel momento in cui non ci stupiremo o faremo caso se nei primi cinque in classifica ci saranno solo uomini o donne, fino a quel momento vuol dire che abbiamo da fare” dice.
Il meglio lo dà Elodie, “nervosa” al punto da sbandierare un fallo ricreativo con una rivista glamour. Mostra, o finge, di difendere Giorgia, tagliata fuori dal podio, per perorare se stessa con argomenti patetici: “Ah, neanche una donna nei primi cinque!”. Ancora le quote rosa a Sanremo?