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Su Fabbrica della Comunicazione, Beatrice Silenzi – giornalista e direttore responsabile – si occupa della rubrica, “Comunicazione e Dipendenze”, in collaborazione con Studi & Salute Bolgan.
Ospite di questo appuntamento è ancora la dott. Cristina Ombra, psicoterapeuta.
Traumi e ferite o le catastrofi che accadono, sono conosciuti come “sofferenza” individuale e collettiva, tuttavia il modo con cui le persone rispondono agli eventi negativi, sono la sfida da affrontare.
Abbiamo attraversato, negli ultimi anni, momenti difficili, descritti, talvolta, in maniera peggiore di una guerra che rappresenta spesso la condizione più devastante per gli esseri umani.
Purtroppo dall’isolamento allo sconforto, molti hanno introiettato paure ed insicurezze e maturato sentimenti di odio ed avversione nei confronti del prossimo, intensificando acrimonia, dolore, rabbia e perdita di controllo.
La depressione giovanile con conseguente abuso di psicofarmaci, i tentativi di suicidio (molti andati a segno), l’aumento di disturbi alimentari e le crisi di coppia sono il triste risultato che oggi viviamo.
C’è, tuttavia, soluzione per tanta sofferenza?
Risponde la dottoressa Ombra.
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